45km per 1800m di dislivello! …e non è tanto per dire!
Partenza e arrivo avranno luogo come nel 2016 da Torre Pellice ma da una location diversa: l’ex palazzetto del ghiaccio Filatotio. La prima salita di 4km su fondo asfaltato permetterà al gruppo di delinearsi in modo da affrontare il primo tratto nel bosco senza intoppi in località Rocciamaneud. Rispetto alla scorsa edizione, si svolta a sinistra in un tratto misto con brevi e divertenti discese e salite nei pressi del comune di Angrogna, che porterà il gruppo a sfiorare la storica Gheisa d’la Tana (grotta/rifugio durante le persecuzioni valdesi). In località Serre, un breve tratto asfaltato vi condurrà all’inizio della salita di Buonanotte: non fatevi ingannare dalla prima ripida rampa in cemento…due curve e la pendenza diventa molto più pedalabile.
Si attraversa quindi la strada asfaltata che porta al colle della Vaccera per imboccare in loc. La Maria il tratto più duro della salita: solo 50m con pendenze oltre il 20% vi porteranno ad attraversare dei bellissimi prati circondati da boschi. La salita non è ancora finita, ma diventa molto più scorrevole per diversi km. L’ultimo sforzo nel single track della Rognosa vi porterà a scorgere il primo colle di giornata…la Vaccera, dove ci sarà anche il ristoro.
Arrivati al colle è d’obbligo osservare tutta la pianura fino alla collina di Torino e alle Langhe cuneesi.
Ancora un ultimo breve strappo per affrontare la splendida mulattiera a mezza costa che vi porta all’Alpe Criulira, il punto più alto della Comba Oscura con i suoi 1619m e da cui osserverete un panorama mozzafiato su tutta la valle e sulle vette circostanti.
Il primo tratto di discesa è uno splendido sentiero di montagna tecnico a cui prestare attenzione, ma mai ripido e non difficile fino alla borgata Ciautet. Da qui una strada bianca vi porta in pochi minuti fino alla base della salita dei Sap.
La salita dei Sap, solo un paio di km e alcuni tornanti vi porteranno al rifugio Sap dove è posto il gpm. Ancora qualche centinaio di metri in falso piano per tirare il fiato, prima di affrontare la discesa in un bel sentiero nel sottobosco. La prima parte del sentiero ha pendenze importanti, ma che si possono affrontare sempre in sella. Nella parte finale della discesa, nel tratto “Kitzbuel” (così nominato per le protezioni laterali in legno), occorrerà prestare attenzione ad alcuni passaggi insidiosi sulle pietre.
Dalla borgata Pra del Torno (famosa per essere uno dei luoghi che i Maya indicavano indenne dalla fine del mondo) ci sarà ancora un breve tratto di discesa (attenzione che per circa 1 km il percorso sarà in discesa su strada asfaltata) fino al ponte Barfè, da dove ha inizio l’ultima asperità della gara.
La salita di 2,5km ha i primi due tornanti particolarmente ripidi, ma il resto molto più dolce. Un ultimo sforzo vi porta presso il rifugio Barfè da dove inizia la discesa finale.
Il primo tratto presenta diversi tornanti tecnici fino alla borgata Serre Malan. Attraversata la borgata, un sentiero impegnativo prima e più fluente sul finale vi porterà al tratto finale della Comba Oscura.
Siamo quasi al traguardo, ma si dovranno ancora affrontare gli ultimi divertenti km del sentiero del fondovalle che vi portano sull’abitato di Torre Pellice.
La discesa del Rompicollo (da non prendere alla lettera) vi porterà finalmente agli ultimi 3km pianeggianti che serviranno a girare intorno al paese e raggiungere il traguardo posto presso l’ex palazzetto del ghiaccio Filatoio.